Flavio Soriga e il suo Signor Salsiccia. Un libro per bambini di tutte le età.

Flavio Soriga e il suo Signor Salsiccia. Un libro per bambini di tutte le età.

L’autore del Signor Salsiccia lo scrive chiaro e tondo nelle avvertenze del suo romanzo: è destinato ai bambini e gli adulti hanno il permesso di leggerlo solo a patto di non fare le solite domande da adulti: “È una storia vera? Qual è il suo significato profondo? Cosa vuoi insegnare a chi ti legge?”…

Ecco perché, nell’incontrarlo per parlare del suo libro, siamo un po’ preoccupati: e se per caso non gli piacessero le nostre domande? Ci siamo fatti coraggio e qualche domanda gliela abbiamo fatta lo stesso. Proprio a lui, Flavio Soriga, Marchese di Pintulinu.

 

Addirittura un Marchese…

 

I miei genitori non ci tengono a informare che siamo Marchesi, perché dicono che gli esseri umani sono tutti uguali. E hanno ragione, ma io credo anche che ognuno abbia il diritto a pensarsi Principe di Redondo, Regina e Judichessa di Arborea, cavaliere della Tavola Rotonda, Menestrella della Corte di Juan Pablo el Flaco e Primo Violino dell'orchestra sinfonica di Glasgow. L'importante poi è vivere umilmente, impegnarsi in quel che si fa e magari scrivere le scemenze che si ha in testa.

Il nostro marchesato, quello della famiglia Soriga, si estende da Via Milano numero uno, Uta, fino alla fine della strada. E' un pezzo dell'orto di mio nonno Giosuè, ed è un libero stato in cui tutti sono bene accolti, anche i ricci di campagna e i fisarmonicisti. Mio padre, il Gran Marchese, ha lavorato tutta la vita in un ufficio pubblico in cui si era obbligati a scrivere solo cose serie. Per questo però a cena, con gli amici, è sempre stato il più simpatico, il Grande Marchese trascinatore che fa fiorire i prati: doveva rifarsi dalla monotonia di quelle relazioni e controrelazioni e timbri e firme e doppie firme. Io invece, che tutto il giorno scrivo quello che voglio, e quasi solo scemenze, capita che se uno mi incontra per strada sono meno divertente. Strana la vita.

 

In questa storia ci sono tanti personaggi: alcuni sono bipedi come Nora, mamma Fiona, papà Antonio, i nonni, Sofia... altri sono quadrupedi come il cane Rambo e il Signor Salsiccia, il riccio che è andato in letargo. Qual è il tuo preferito?

 

Mi piacerebbe molto rispondere, ma questo è proprio vietato, perché dice la regola che scrivi quel che scrivi, inventa quel che inventi, l'autore non può avere preferenze.

 

Com’è la vita quotidiana con un riccio? Quali sono gli ostacoli da superare?

 

Immagino sia difficile come tutte le vite, ma io non ho mai vissuto con un riccio. Mi è capitato, è vero, di accudirne uno, ma solo per qualche mese, e con molti aiuti, e con la supervisione di una veterinaria e di un intero centro per il recupero di animali selvatici. La vita quotidiana di un riccio è nella natura, a correre tutta la notte per la campagna e dentro i rovi, e io questo non posso dirlo, com'è. Accudire il riccio per qualche mese è stato invece faticoso e stupendo. Sentivamo tutti la terribile responsabilità della vita in pericolo di quell'essere vivente, e ci siamo impegnati al massimo perché lui superasse l'inverno. Per fortuna ce l'ha fatta, per FORTUNA.

 

La storia è ambientata in Sardegna e leggendola si impara anche una parola in sardo che sembra una formula magica: acabbàdda. Ci spieghi cosa significa?

 

Vuol dire "finiscila", "smettila". Il sardo è pieno di suoni spagnoleggianti e mezzo magici, in effetti. Negli ultimi mesi sto lavorando a un programma tv in cui io e la mia collega intervistiamo dei centenari sardi, ed è bellissimo perché posso provare a parlare loro in sardo, e loro parlano la stessa lingua che parlavano i miei nonni, e mi emoziona molto tirare fuori la mia lingua madre in televisione, e ogni volta cerco di riportare a casa, a mia figlia, qualcuna di quelle parole di un tempo passato, sperando che le rimangano in testa. Chissà che non ci riesca...

 

Flavio Soriga, oltre ad aver scritto la storia del Signor Salsiccia, ha scritto molti altri libri per i “grandi”, tutti editi da Bompiani. Lavora anche per la televisione sia come autore che come conduttore.

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