Sorto dopo la fine della Grande Guerra,
il fascismo si affermò come un movimento
di massa il cui obiettivo principale era quello
di arrivare alla guida del paese distruggendo
la democrazia parlamentare.
Quando nell'ottobre del 1922, a conclusione della
marcia su Roma, Benito Mussolini fu incaricato di
formare un nuovo governo, in Italia si registrò una
svolta di portata storica: era la fine dello stato
liberale e delle istituzioni rappresentative.
Una fase drammatica per la storia italiana,
che si concluse solo il 25 aprile 1945.
Il libro analizza eventi, problemi e personaggi
di un ventennio che suscita ancora oggi
discussioni e polemiche: la fondazione dei fasci
di combattimento, lo squadrismo, la marcia su
Roma e il delitto Matteotti, il regime di massa,
l'inquadramento degli italiani e le forme del ''consenso'', i rituali e l'estetica del potere,
l'economia e la società, il mito del Duce,
le personalità della politica e della cultura,
il fascismo italiano e i fascismi europei, la politica
estera e la proclamazione dell'Impero, la tragedia
della guerra, l'occupazione nazista e la Repubblica
di Salò. Un'esperienza che ha segnato la storia
dell'Italia del Novecento allungando le sue ombre
sull'Italia repubblicana.